I ricercatori dell’University of California di San Diego School of Medicine hanno evidenziato che la curcumina, un composto presente nella curcuma, risucirebbe a interferire con i processi biochimici messi in atto dalle cellule tumorali, e quindi sarebbe in grado impedirne la proliferazione. I ricercatori in particolare hanno indirizzato lo studio sulla capacità di questo composto chimico di interagire con l’enzima Dyrk2. Questa sostanza contenuta nella curcuma è in grado di inibire l’enzima Dyrk2 e le funzioni delle cellule tumorali, la cui proliferazione è stata bloccata. I ricercatori attraverso la cristallografia a raggi x hanno messo in evidenza la struttura della curcumina e il sito attivo con cui con cui si lega l’enzima Dyrk2, causando una inibizione molto forte della sua funzione. In effetti gli studiosi andavano da anni alla ricerca di un farmaco in grado di agire con il proteoma oppure con l’enzima Dyrk2 che è in grado di attivarlo, delle cellule tumorali più resistenti. Il proteoma è un organello fondamentale in assenza del quale la cellula non è in grado di svolgere le sue funzioni. In particolare l’obiettivo dei ricercatori è di sviluppare un composto chimico che abbia come target l’enzima Dyrk2 nei pazienti affetti da tumori. Dallo studio è emerso che la curcumina è in grado di inibire proprio Dyrk2. Inoltre i risultati della ricerca hanno confermato che “la manipolazione farmacologica dei regolatori del proteasoma possa offrire nuove opportunità nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo difficile da trattare e del mieloma multiiplo (tumori resistenti ai farmaci)”. I ricercatori però sottolineano che in generale la curcumina viene espulsa dall’organismo in tempi piuttosto rapidi, pertanto per avere un effetto terapeutico dovrebbe essere modificata in modo da poter rimanere nell’organismo abbastanza a lungo per prendere a bersaglio le cellule tumorali. Tuttavia occoreranno altri studi perché la curcuma possa offrire nuove possibilità di trattamento o aggiungersi quale opzione in più alle terapia chemioterapiche per la cura dei tumori. Riguardo alle proprietà benefiche per la salute uno studio condotto dall’Università della California di Los Angeles che è stato pubblicato American Journal of Geriatric Psychiatry, ha evidenziato che questa spezia grazie alle proprietà della curcumina avrebbe un effetto benefico sul cervello, in particolare per quanto riguarda la memoria. I ricercatori hanno preso in esame 40 adulti di età compresa tra i 50 e i 90 anni che presentavano lievi disturbi alla memoria. Ad un gruppo sono stati somministrati 90 milligrammi di curcumina due volte al giorno per 18 mesi, mentre all’altro è stato dato solo un placebo. Dai risultati è emerso che il gruppo che aveva assunto la curcuma presentava miglioramenti significativi nella memoria e nelle capacità di attenzione.
La curcuma è anche un potente anti-ossidante, aiuta a dimagrire, ed è utile anche contro i dolori articolari e l’influenza.
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