L’Argentina dopo l’1 a 1 contro l’Islanda, con la Croazia, senza nulla togliere al valore dei croati, è riuscita a fare molto peggio, perdendo per tre a zero. Certo del suo ci ha messo il tecnico Sampaoli che anche in questo secondo match ha preferito affiancare Aguero a Messi, inserendo solo nella ripresa a risultato già compromesso, Dybala e Higuain. Tuttavia anche in questo caso Messi anche stavolta non è stato un leader. La Pulce che ha 31 anni è al suo quarto mondiale, che potrebbe essere l’ultimo. Forse più che soffrire il paragone con Cristiano Ronaldo che sta facendo sfracelli, patisce l’accostamento con Maradona, quando gioca con la nazionale. Perchè quello visto ieri contro i croati non è neanche lontanamente l’ombra del Messi che conosciamo al Barcellona. L’argentino non è mai stato capace di incidere, ha provato qualche giocata isolata, e soprattutto non è stato in grado di motivare la squadra a reagire dopo il vantaggio dei croati. Certo tecnicamente la squadra è davvero poca cosa, ma anche stavolta abbiamo avuto la conferma che un solo giocatore è stato capace di vincere un mondiale da solo. Era il 1986 e il riccioluto e tracagnotto argentino che guidò la squada alla vittoria di quel mondiale si chiamava Diego Armando Maradona. Detto ciò i croati hanno giocato una partita egregia vincendo meritatamente. Il vantaggio è firmato da Rebic che aprofitta di un rinvio svirgolato clamorosamente da Willy Caballero.
A chiudere il match è Modric che indovina un tiro perfido all’angolino basso. Rakitic infine finalizza perfettamente un contropiede per il tre a zero finale.
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