L’Agenzia Usa per il controllo sui medicinali ha approvato l’utilizzo di un
farmaco per il trattamento della
sclerosi multipla nei
bambini e negli
adolescenti. Il farmaco è a base di “fingolimod”, un immunosoppressivo approvato già nel 2010 per il trattamento dei malati adulti affetti da questa malattia che presentano episodi ricorrenti. I risultati della sperimentazione su un gruppo di adoescenti si sono rivelati molto incoraggianti: dopo due anni l’86% dei pazienti giovanissimi che ha ricevuto questo farmaco non presentava più i sintomi della patologia, rispetto invece al 46% dei partecipanti sottoposti alla terapia standard a base di interferone beta-1a. Pertanto alla luce dei risultati emersi nel corso della sperimentazione, l’approvazione di questo farmaco da parte dell’ente di controllo statunitense consentirà la cura della
sclerosi multipla in età pediatrica. Restando sempre sul fronte delle ultime novità della ricerca per quanto riguarda questa patologia, stando a uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Exeter (UK), la
sclerosi multipla potrebbe derivare dall’esposizione a una specifica tossina che si trova nelle
pecore. In particolare i ricercatori hanno preso in esame 250 persone, di cui metà con
sclerosi multipla e l’altra metà sana. I risultati dell’analisi hanno evidenziato che quasi il 43% dei pazienti con SM risultavano portatori della
tossina Epsilon, mentre solo il 16% dei partecipanti che non avevano questa malattia degenrativa avevano sviluppato degli anticorpi per questa tossina. Nello specifico questa tossina che si chiama Epsilon viene prodotta nell’
intestino degli ovini dal batterio
Clostridium perfringens.
Pertanto chi ha questa malattia e ha sviluppato degli anticorpi contro questi batteri potrebbe essere stato infettato dal contatto diretto con questi animali.