Si può senz’altro definire un
esperimento shock quello che ha consentito di tenere in vita fuori dal corpo per la durata di 36 ore i
cervelli di maiale. L’esperimento è stato condotto dai ricercatori della Yale University che hanno presentato i risultati raggiunti nel corso di un convegno di neuroscienze organizzato dai
National Institutes of Health statunitensi. Ma come si è svolta questa sperimentazione? Stando a quanto si apprende i ricercatori hanno prelevato i
cervelli di quasi 200 maiali in mattatoio utilizzando una metodica nota come BrainEx che viene descritta in un articolo pubblicato sul Mit Technology Review. Grazie a un circuito di pompe e tubi le cellule cerebrali sono state irrorate con del
sangue artificiale che ha consentito di mantenere una temperatura corporea pari a quella dell’animale. Sebbene i
cervelli non presentassero alcun segno di attività in quanto l’elettrocardiogramma indicava la presenza di coma, tutte le miriade di
cellule cerebrali risultavano in ogni caso attive e quindi in salute. Esperimenti di questo tipo che implicano interrogativi sul piano etico potrebbero portare a una redifinizione o una messa in discussione del concetto di morte.
Inoltre secondo i neuroscienziati questo esperimento potrebbe rappresentare il primo passo per lo studio delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, o i tumori cerebrali.