Stando a quanto si apprende, il Rasff, il sistema di
allerte alimentari, ha segnalato la presenza di salame contaminato dal batterio della
Listeria monocytogenes. Il batterio in questione sarebbe stato individuato nella cosiddetta “Spianata romana” un prodotto molto conosciuto sia in Italia che all’estero che si caratterizza per avere una forma allungata e schiacciata. Il
salame oltre che dall’Italia è stato ritirato dalla Bulgaria, Germania, Moldavia, Polonia, Romani. Al momento ancora non si conosce il produttore e il lotto o i lotti oggetto di richiamo. Queste indicazioni verranno fatte nelle prossime ore dal Ministero della Salute. La
listeria deriva da un batterio che può provocare sintomi simil-influenzali quali febbre, mal di testa e malessere. Si tratta di un microrganismo che si sviluppa tra +3°C e i 45° pertanto è in grado di contaminare gli alimenti anche se sono conservati in frigorifero.
Ne esistono due forme: la più diffusa causa diarrea che si manifesta poche ore dopo aver ingerito il cibo contaminato e quella più grave che invece è invasiva e sistemica e può dar luogo a encefaliti, meningiti e finanche sepsi.
