Nella notte di venerdì 13 aprile ignoti si sono introdotti nel giardino dell’abitazione dell’
europarlamentare modenese Cécile Kyenge. In particolare le pareti della sua casa sarebbero state imbrattate con del letame. Immediatamente è scattata una ferma riprovazione di
questo gesto razzista da parte delle forze politiche. In questo senso così si è espresso il
segretario provinciale Pd Davide Fava: “Si tratta chiaramente di un gesto intimidatorio nei confronti del lavoro di Cecile e di disprezzo dei valori di integrazione e inclusione che, prima come ministro e ora come europarlamentare, continua a difendere con convinzione e capacità”. La
solidarietà alla Kienge è stata espressa anche dal deputato pd
Piero Fassino:”Ogni atto razzista indica la miseria umana e l’abisso morale di chi lo compie. Piena solidarietà e vicinanza alla Kyenge, vittima di atti vandalici per il suo impegno a favore della convivenza e della integrazione multiculturale”. Il
sindaco di Modena e presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli ha dichiarato: “Cécile è stata colpita per il suo impegno a favore dell’integrazione multiculturale, e le modalitá barbare e violente dell’atto vandalico, deturpando persino le pareti della sua abitazione, centro degli affetti, rendono il gesto particolarmente esecrabile e da condannare. La violenza non sconfiggerà mai le idee”. La condanna di questo gesto xenofobo è stata espressa anche dal
senatore modenese di Forza Italia Enrico Aimi: “Dispiace constatare che il clima politico, anche ad elezioni avvenute, continui ad essere surriscaldato. Nell’esprimere vicinanza all’Onorevole Cecile Kyenge, oggetto di un gesto esecrabile ed ingiurioso e che qualifica lo spessore umano di chi lo ha commesso, auspichiamo che tali atti non abbiamo più a ripetersi.
Il confronto politico, per quanto aspro, non superi mai i confini dell’indecenza e dell’illecito”.