A causa della
valanga verificatasi il 18 gennaio del 2017 all’
hotel Rigopiano in località Farindola, in Abruzzo, persero la vita
29 persone tra turisti e personale dell’albergo. Purtroppo stando a quanto si apprende, il giorno di
Pasquetta il luogo di questa tragedia è stato oggetto di un
turismo macabro. A riportarlo è
Il Corriere dell Sera. In molti nella giornata di ieri sono arrivati in montagna a visitare le
macerie dell’albergo travolto dalla slavina. Le gite dei turisti hanno suscitato l’indignazione da parte dei parenti delle vittime, che hanno preannunciato l’intenzione di sporgere delle denunce. Stando a quanto si apprende, i parenti delle vittime giunti sul posto per pregare, si sarebbero trovati dinazi a uno spettacolo a dir poco raggelante: alcune famiglie avrebbero violato i sigilli e fatto dei pic-nic con tanto di foto scattate ai bambini da parte dei genitori per immortalare l’evento. In questo senso sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri su questa
Pasquetta macabra trascorsa tra le macerie del’albergo Rigopiano. Così ha commentato l’accaduto il presidente del Comitato vittime Rigopiano, Gianluca Tanda: “Temevamo che questo accadesse e abbiamo il timore che possa accadere di nuovo per le prossime festività. Ieri c’erano i genitori di alcune delle vittime, che sono stati anche criticati quando hanno provato a spiegare che in quell’area non si può entrare. Sono stati chiamati i Carabinieri, che sono intervenuti ed hanno identificato delle persone”. Ed ancora: “C’è chi è entrato in quello che resta della Spa e chi ha portato via un pezzo di hotel come fosse un souvenir. C’erano anziani, bambini. C’era chi si faceva selfie. Persone che facevano barbecue o giocavano a pallone a pochi metri dal luogo in cui sono morti i nostri cari. Nessuno che abbia portato un fiore o acceso un cero, nessun genitore che abbia spiegato ai figli che lì 29 persone sono morte per colpa dell’uomo”. Infine conclude: “Stiamo valutando se presentare una denuncia. La Procura ci aveva garantito che c’era massima attenzione anche da questo punto di vista.
Nel frattempo abbiamo saputo che oggi hanno iniziato ad installare la recinzione metallica che chiedevamo da tempo, anche per evitare che questa scena triste si ripeta in vista dei ponti festivi in arrivo”.