Per quasi 80 anni Gurlitt era riuscito a nascondere il suo segreto fino a quando nel 2012 viene fermato dalla polizia per un banale controllo nel corso del quale gli agenti accertano che porta con sè 10mila euro in contanti, ma quel che li insospettisce è che Gurlitt non ha mai avuto un lavoro, nè una pensione, nè una tessera sanitaria, insomma un fantasma per lo stato e per il fisco.
Un controllo nella sua abitazione nel febbraio del 2012 porta alla scoperta di 1406 dipinti. Il valore stimato della sua collezione di quadri si aggirava intorno al miliardo di euro, per vivere vendeva queste opere d’arte che diceva di aver ricevuto in eredità. Era stato il padre, Hildebrand Gurlitt, ad essere incaricato da Joseph Gobbels, il ministro Propaganda del Terzo Reich, di vendere quei quadri che Hitler disprezzava considerandoli opere “degenerate”, che invece all’estero godevano di un discreto favore.