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Cibi senza glutine possono fare male a chi non è celiaco: ecco perché

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Celiachia genetica
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Celiachia genetica

In Italia sono ben 198mila le persone che soffrono di celiachia e si tratta di un numero che risulta in costante aumento ogni anno. In particolare si assiste a un aumento annuale pari al 10%, che non è certo una percentuale da prendere sotto banco. Rimanendo sempre in tema di celiachia il nuovo decreto sull’assistenza ai celiaci ha confermato l’erogazione gratuita degi alimenti a chi soffre di questa patologia, sebbene con una riduzione media dei tetti di spesa del 19% che in ogni caso non va a pregiudicare l’assistenza ai malati, in quanto i costi degli alimenti senza glutine si sono ridotti di molto. In realtà però il consumo dei prodotti gluten free è una scelta obbligata solo per chi soffre di celiachia, tuttavia parte dei consumi riguardano anche chi non soffre di questa patologia, in quanto è diffusa la convinzione fallace che i cibi privi di glutine facciano bene alla salute di chi non soffre di alcuna intolleranza specifica. In realtà non è affatto così. In particolare stando a una ricerca condotta dalla Università di Newcastle, che è stato pubblicato sul Medical Journal of Australia, il glutine potrebbe comportare problemi di salute in appena un sesto degli adulti che accusano intolleranza alla proteina. I ricercatori hanno evidenziato che una dieta gluten-free costa ben 17 volte più di una regolare, ed inoltre espone la persona a carenza di oligoelementi e di vitamine. Ma cos’è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria dell’intestino tenue che comporta la progressiva distruzione della mucosa intestinale. Chi è affetto da celiachia risulta intollerante al glutine, che è una proteina contenuta nel grano, ma anche nell’orzo e nella segale. Tuttavia tracce se ne possono trovare anche in alcuni farmaci, integratori o altri alimenti, quali burro, cacao.

 

La celiachia che si trasmette per via genetica può manifestarsi a seguito di un intervento chirurgico o dopo la gravidanza. sintomi generalmente consistono in gonfiore e dolore addominale, dissenteria, vomito, costipazione, feci pallide, maleodoranti e oleose, dimagrimento.

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