Il
trauma psicologico deriva da un evento che segna indelebilmente la
psiche di chi l’ha vissuto. In particolare si tratta di un evento che si imprime così profondamente che la
mente umana non riesce a metabolizzarlo. E’ possibile parlare di una vera e propria di
sindrome da trauma psicologico che si verifica allorquando i pensieri del soggetto rimandano continuamente all’evento traumatico, determinando un calo dell’attenzione. In particolare lo psicoterapeuta Onno Van Der Hart, nella sua opera
Fantasmi del sé, ha spiegato che dopo
un evento traumatico è come se la nostra mente fosse divisa in due parti: la prima prova a somatizzare la paura mentre la seconda fa sì che il soggetto che abbia subito un trauma vada avanti in apparenza normalmente nella propria vita anche se in realtà non è così. Inoltre bastano pochi indizi che possono richiamare alla memoria del soggetto il trauma subito, pertanto quest’ultimo tenderà di evitare qualsiasi avvenimento che possa avere un valore evocativo. Chi viene colpito da un evento traumatico è opportuno che segua un percorso terapeutico integrato che coinvolga sinergicamente mente e corpo,
ad esempio tecniche e discipline quali meditazione e psicoterapia sensomotoria, lo yoga, l’attività aerobica possono rappresentare dei mezzi che attraverso il corpo aiutano ad arrivare alla mente.