Roberto Zanda, l’
ultramaratoneta sardo che nel corso di una maratona estrema in Canada allo Yukon Arctic con temperature che sono scese a meno di 50 gradi, dopo essere rimasto per diverse ore sotto il ghiaccio, ha riportato il
congelamento sia delle mani che dei piedi, è stato sottoposto a una operazione al Cto di Torino. L’intervento che è perfettamente riuscito, è consistito nella amputazione della mano destra in prossimità del polso per consentire il posizonamento della protesi bionica, che salvo complicazioni, gli verrà innestata tra due settimane. Per quanto riguarda invece la mano sinistra gli sono state asportate le dita necrotiche. La prognosi tuttavia resta riservata. All’
ultramaratoneta sardo una settimana fa gli erano stati già amputati i piedi.
Pier Roberto Zanda, l’ultramaratona cagliaritano 60enne, non si è lasciato affatto scoraggiare da questo difficile momento. Sulla
Gazzetta dello Sport è possibile leggere alcune sue dichiarazioni prima di essere sottoposto all’intervento. “Ho tanta voglia di tornare a mangiare il pecorino, la salsiccia, e di bere un bicchiere di vino della mia Sardegna”.
Ed ancora: “Sono un paziente impaziente, che ha tanta voglia di normalità: voglio andar via di qua e ricominciare a fare sport. Perché io sono un uomo molto fortunato, lo scriva pure”.