Il
glaucoma è una patologia degli occhi da cui sono affette 55 milioni di persone. Purtroppo quando viene diagnosticata, il
ladro silenzioso della vista (viene definita anche così questa affezione agli occhi) può già aver prodotto irreversibilmente i suoi danni. Tuttavia vi sono importanti novità. In particolare vi è possibilità di cura per un
tipo di glaucoma, ovvero quello ad angolo chiuso o di tipo 2 che si potrà rimuovere con lo stesso intervento che si esegue per la cataratta. Questo intervento di facoemulsificazione consente all’angolo irido-corneale di rimanere aperto eseguendo la rimozione del cristallino che continua a crescere. Inoltre vi sono anche i nuovi device chirurgici come i MIGS (Minimally Invasive Glaucoma Surgery) che sono delle piccolissime cannule che riescono a normalizzare la pressione intraoculare. Ad annunciarlo è il professore Stefano Miglior direttore della Clinica Oculistica, Policlinico di Monza, Università Milano Bicocca e presidente del 2° Congresso Internazionale dell’Associazione Italiana per lo studio del glaucoma, in corso a Milano fino al 17 marzo. Ma cos’è questa patologia che colpisce gli occhi? Questa patologia va a colpire il
nervo ottico. Questo accade perché il deflusso dell’umore acqueo viene ostacolato, in tal modo il liquido si accumula e ciò va ad aumentare la pressione intraoculare. Questo aumento della pressione intraoculare nel corso del tempo determina lo schiacciamento del nervo ottico. La lesione del nervo ottico produce una alterazione del campo visivo fino a determinare la cecità a causa del danneggiamento delle zone all’interno del campo visivo dette scotomi. Fondamentale rimane la diagnosi precoce. In particolare dopo i 40 anni è bene sottoporsi a periodiche visite di controllo, anche in assenza di sintomi.Questi sono i fattori che potrebbero aumentare il rischio di svilupparlo:
età avanzata, traumi oculari, predisposizione ereditaria (alcune forme di glaucoma si riscontrano maggiormente tra consanguinei), diabete, ipertensione sistemica, prolungata terapia con farmaci cortisonici, miopia.