A lanciare l’allarme è l’
Unione Europea che segnala la presenza del
Metomil, un antiparassitario, in elevate concentrazioni nell’
uva da tavola. Va precisato che il frutto non sembra provenire dalle campagne italiane, ma dal Perù. L’Istituto per la Salute dei consumatori italiano che ha riscontrato la presenza di questo insetticida ben oltre i livelli di guardia, ha avvisato i consumatori italiani di non acquistarla e di non consumarla. In particolare Giovanni D’Agata dello Sportello dei Diritti spiega che: “La notifica del problema al sistema di allerta rapido europeo (RASFF) della Commissione Europea, con tanto di pubblicazione di una black list degli alimenti contaminati, su segnalazione del Ministero della Salute italiano è stata pubblicata ieri 15 marzo sul sito europeo di RASSF (0705.2018)”. Riguardo al
Metomil, sempre Giovanni D’Agata precisa che: “Altamente tossico è un solido cristallino idrosolubile che emana un odore solforoso. Dalla fine del 1960, la sostanza è stata utilizzata come pesticida sulle colture ortofrutticole commerciali, nonché prodotti immagazzinati. La sua applicazione come insetticida è altamente efficace contro un’ampia varietà di parassiti, in particolare quelli che sono resistenti ai pesticidi organofosforici”. Ed ancora: “Inizialmente Dupont Metomil registrato con l’EPA per l’uso come insetticida per crisantemi coltivate commercialmente nel 1968. Tuttavia, il suo utilizzo presto è stato utilizzato per proteggere il bestiame e anche immobili commerciali da parassiti. Da quel momento, è stato usato per trattare la produzione commerciale di lattuga, rabarbaro, asparagi, carciofi e melograni negli Stati Uniti. Mentre ci sono stati molto pochi gli studi clinici condotti per determinare i potenziali effetti negativi di Metomil sulla salute umana. Metomil è facilmente assorbito attraverso la pelle e per inalazione di particelle fini. Il suo meccanismo d’azione è quello di inibire colinesterasi, un enzima prodotto dal fegato che regola il funzionamento del sistema nervoso”.
Questo insetticida viene assorbito facilmente sia dalla pelle che per inalazione. Può dar luogo a movimenti incontrollati dei muscoli, convulsioni e spasmi.