Secondo Giorgio Calabrese, Docente di Alimentazione e Nutrizione Umana presso l’Università del Piemonte Orientale e membro del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare (CNSA) del ministero della Salute, la
dieta macrobiootica se seguita per molto tempo potrebbe comportare delle carenze per l’organismo. Calabrese in particolare ha preso spunto da un recente fatto di cronaca relativo alla psicosetta, che stando all’accusa avrebbe convinto decine di persone circa presunte qualità prodigiose derivanti da questa dieta macrobiotica. Il nutrizionista in realtà sottolinea: “Al di là delle valutazioni giudiziarie, era già chiaro che ci troviamo in presenza di una grande operazione di business, che fa leva sulle fragilità delle persone, e le convince sulla base di principi assurdi, come le binomie yin-yang, caldo- freddo ecc., che questa dieta può addirittura guarire da malattie come il cancro”. Inoltre Calabrese precisa anche che questo tipo di regime alimentare che privilegia in particolare le fibre a lungo andare può determinare un cattivo assorbimento dei sali minerali, dal ferro allo zinco, che sono nutrienti essenziali per il nostro organismo. Questo
tipo di dieta è stata ideata nel dopoguerra dal giapponese Georges Ohsawa. Questo tipo di regime alimentare si basa su alcuni principi derivanti dalla medicina orientale, che si richiamano alla filosofia Taoista. Secondo questa visione filosofica anche i cibi potrebbero dividersi in due principali categorie: Yin e Yang che corrispondono al principio femminile e al principio maschile. Se scelti in maniera opportuna consentono di raggiungere uno stato di armonia tra mente e corpo che migliora la qualità della vita. In particolare questo tipo di
regime dietetico troviamo cereali integrali, le verdure, mentre sono esclusi lo zucchero, bianco, le conserve, le bibite dolcificate, tutti i cibi industriali.
Si tratta di una dieta che presenta aspetti simili a quella vegana, anche se in rarissimi casi può comprendere alimenti quali la carne bianca, il pesce e le uova.
