A causa di un
assegno da 9000 euro che è stato staccato senza la
dicitura non trasferibile, un
pensionato di Belluno rischia una multa pari a 6000 euro. La multa gli è arrivata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il pensionato che è un ex professionista ha spiegato di essere completamente all’oscuro della nuova normativa che dal luglio scorso rende obbligatorio inserire la
dicitura non trasferibile in ogni assegno per importi che risultino pari o superiori ai
mille euro. Tuttavia chi utilizza blocchetti vecchi che contengono assegni senza la dicitura prestampata, deve provvedervi a mano pena la sanzione. Nello specifico il 4 luglio scorso è entrato in vigore il
decreto legislativo n. 90/17 che ha recepito la IV Direttiva europea antiriciclaggio, il quale prevede che in caso di mancata dicitura che prima comportava una multa che ammontava a una percentuale tra l’1 e il 40 per cento dell’importo pagato, adesso invece passa a valori fra i 3 mila e i 50 mila euro. A risentire maggiormente dell’aggravio risultano soprattutto i piccoli importi. Chi riceve le sanzioni in ogni caso ha la possibilità di spiegare al Ministero che che non si tratta di
riciclaggio ma solo di una mera dimenticanza per cui non vi è alcun dolo.
Ed in effetti il pensionato ha deciso di non pagare la sanzione, ma di rivolgersi a una associazione dei consumatori di Belluno per tutelare la sua posizione.