Sindrome depressiva endoreattiva lieve: 10%
– Sindrome depressiva endoreattiva media: 25%
– Sindrome depressiva endoreattiva grave: dal 31% al 40%
– Sindrome depressiva endogena lieve: 30%
– Sindrome depressiva endogena media: dal 41% al 50%
– Sindrome depressiva endogena grave: dal 71% all’80%
– Nevrosi fobico ossessiva e/o ipocondriaca di media entità: dal 21% al 30%
– Nevrosi fobico ossessiva lieve: 15%
– Nevrosi fobico ossessiva grave: dal 41% al 50%
– Nevrosi ansiosa: 15%
– Psicosi ossessiva: dal 71% all’80%.
Per fa la domanda di invalidità sarà necessaria una preliminare valutazione da parte del medico di famiglia che potrà emettere un certificato medico introduttivo da trasmettersi all’Inps per via telematica. Una volta inviata la domanda, spetterà poi all’Inps fissare un appuntamneto con la commissione medica dell’Asl per accertare la presenza dell’handicap. In caso di impossibilità del richiedente di potersi recare alla visita, la stessa potrà essere effettuata presso il proprio domicilio. La depressione è una sorta di male oscuro non sempre facile da riconoscere. Ne soffre circa il 2,6 per cento della popolazione. La depressione sarà probabilmente la malattia del 21 secolo. L’allarme è lanciato dall’Oms secondo cui questa patologia è in continuo aumento in tutto il mondo. In particolare stando ai dati diffusi dall’Oms a soffrire di questa patolgia sono ben 322 miioni di persone. Inoltre dal 2005 al 2015 la depressione ha visto un aumento del 18,4% dei casi. Solo nel 2015 880mila persone hanno troncato la loro vita con questo tragico gesto. Il suicidio in particolare è la seconda causa di morte tra i giovani tra i 15 ed i 29 anni di età.