La scomparsa prematura di
Davide Astori, calciatore e capitano della Fiorentina ad appena 31 anni, ha destato una vasta eco di commozione nel mondo del
calcio. Astori è stato rinvenuto senza vita domenica 4 marzo scorso in un albergo a Udine che ospitava i viola prima della gara che si sarebbe dovuta contro l’Udinese valida per il
27esimo turno di Serie A. Stando ai primi risultati dell’autopsia il calciatore sarebbe morto per “morte cardiaca senza evidenza macroscopica,verosimilmente su base bradiaritmica”. Astori potrebbe essere deceduto per la
sindrome di Brugada. Indubbiamente appare piuttosto anomalo che un calciatore di Serie A, quindi un atleta professionista, sottoposto periodicamente a dei controlli, possa essere deceduto in seguito a un arresto cardiaco senza che vi fosse una malattia apparente. Tra le possibili cause della morte del calciatore vi è anche la
sindrome di Brugada. La
sindrome di Brugada è una
malattia genetica che comporta dei disturbi dell’attività elettrica del muscolo cardiaco che possono portare a morte improvvisa a causa delle
aritmie ventricolari maligne. La sindrome di Brugada è responsabile di circa il 15-20% delle morti improvvise nei pazienti di età inferiore ai 40 anni.
Ad oggi l’unica soluzione è rappresentata dall’impianto del defibrillatore che mandava una scarica quando il cuore si fermava.