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Botulismo, ricoverato in Piemonte bambino di 5 mesi: è il primo caso

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Miele
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Un bambino di  5 mesi di Ivrea è stato ricoverato in un ospedale di Roma per botulismo. Stando a quanto si apprende, il piccolo era con i genitori in vacanza. Si tratta del primo caso di botulismo infantile che interessa il Piemonte. Intanto stando a quanto è stato ricostruito, i genitori gli avevano dato del miele il giorno prima di partire per le vacanze. Il bambino ha accusato i primi sintomi che potevano indirizzare verso una diagnosi di intossicazione alimentare, quali la stitichezza, un calo dei riflessi, difficoltà di controllo riguardanti i movimenti della testa nonché difficoltà nella respirazione. I genitori preoccupati per le condizioni di salute del bambino, lo portanop in un ospedale di Roma, dove gli vengono analizzate le feci. Le analisi confermano il sospetto di botulino, intanto l’azienda sanitaria To4 ha ha portato il vasetto di miele all’Istituto Zooprofilattico perché fosse opportunatamnete analizzato. Dalle analisi è risultato che era stato proprio il miele a causargli questa tossinfezione. Il botulino è un batterio che può contaminare con facilità gli alimenti conservati in casa, ma talvolta si può trovare anche nelle conserve di origine industriale. I tempi di incubazione vanno da poche ore fino ad 8 giorni dall’ingestione del cibo contenente le tossine. Tra i sintomi più frequenti abbiamo nausea, vomito, diarrea e dolori muscolari. Con l’aggravarsi dell’infezione si possono presentare disturbi di natura neurologica, disturbi della vista, secchezza del cavo orale e delle vie respiratorie, difficoltà di deglutizione, tachicardie, ritenzione di urina, nervi facciali paralizzati.

 

Nei casi più gravi, se non si interviene per tempo, l’intossicazione da botulino può comportare paralisi respiratoria, asfissia e arresto cardiaco.

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