Infertilità maschile: ecco a cosa si deve e come prevenirla

Oltre ai fattori di rischio già noti quali il fumo e l’alcol, l’inquinamento va considerata la causa più importante  relativa all’infertilità maschile. In particolare negli ultimi 30 anni, il numero degli spermatozoi presenti nel liquido seminale si sarebbe in media dimezzato. Nel 60% di casi questo dimezzamento si deve soprattutto agli agenti inquinanti, in particolare alle polveri sottili. Di questo tema relativo all’infertilità maschile se ne parlerà diffusamente a Firenze il 23 e il 24 febbraio prossimi al primo congresso nazionale sulla procreazione medicalmente assistita. La fertilità maschile in particolare è messa a rischio dall’esposizione a fonti di calore o radiazioni, per le donne invece riveste importanza l’abuso di alcuni farmaci quali ad esempio l’ibuprofene. La plastica che viene utilizzata per il confezionamento di molti alimenti è una causa comune di infertilità sia per le donne che per gli uomini. Ad esempio la plastica delle bottiglie di acqua minerale, se viene lasciata al sole nei magazzini, rilascia sostanze che contengono estrogeni sintetici che mettono a rischio  la fertilità maschile. Per quanto riguarda l’infertilità maschile è molto importante la prevenzione. In particolare è necessario intervenire in età pediatrica perché ben l’80% dei problemi andrologici si sviluppa proprio a questa età. La prevenzione è quindi fondamentale fin dall’età più giovane. Gli andrologi sottolineano alcune regole da seguire per evitare di sviluppare problemi di infertiltà. Intanto è necessario eseguire controlli periodici raccomandati dal pediatra e dal medico di famiglia.

 

In secondo luogo evitare l’abuso di alcol, fumo, sostanze dopanti e alcol. In terzo luogo è bene seguire una corretta alimentazione e praticare un’attività sportiva ma senza mai esagerare.