Trony, la catena molto nota che si occupa della vendita di elettrodomestici, rischia di chiudere. In particolare è dal dicembre scorso che i lavoratori del gruppo Trony si recano al lavoro pur percependo soltanto il 20% dello stipendio che spetterebbe loro. Oltre a ciò si aggiunge anche una notevole diminuzione della clientela determinata dalla carenza dei prodotti nei punti vendita. La crisi deriva in parte anche dagli e-commerce che da qualche anno fa sempre più una concorrenza spietata al gruppo Trony, soprattutto per quanto riguarda i prodotti nell’ambito tecnologico. Le regioni in cui la crisi della Trony si fa maggiormente sentire sono la Lombardia, la Campania e la Liguria. Basti solo pensare che degli oltre 40 punti vendita di questa catena presenti in tutta Italia ben nove si trovano tra Milano e province. D’altronde anche le prospettive sono tutt’altro che ottimistiche. In particolare gli incontri che ci sono stati finora col Ministero del Lavoro si sino rivelati piuttosto deludenti e in tempi brevi sarà molto difficile trovare un compratore per risolvere questa difficile situazione finanziaria.
Ad aggravare ancora più la situazione si aggiunge anche il concordato chiesto al fine di tutelare il Ds Group che guida l’azienda, da alcune istanze di falimento presentate dai fornitori che non sono stati pagati.