È notizia di questi giorni l’apertura, da parte della casa di moda spagnola, di un temporary shop completamente dedicato agli acquisti online all’interno del centro commerciale “Westfield Stratford” di Londra.
Il negozio, che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe restare aperto solo per tre mesi, ricopre un’area di oltre 200 metri quadri e propone un servizio fortemente incentrato sulla multicanalità, uno dei temi più attuali nel mercato fashion retail, sul quale sono chiamate a confrontarsi tutte le aziende che desiderano assecondare al meglio le nuove modalità d’acquisto degli utenti.
Questo perché restare ancorati alla vendita nel solo negozio fisico,di questi tempi,è una scelta molto riduttiva, mentre puntare tutto sull’online, senza avere alle spalle una soluzione in grado di offrire un servizio adeguato, rappresenta una sfida moltodifficile da affrontare.
Nel suo punto vendita temporaneo, Zara propone una serie di servizi quali l’acquisto, il ritiro e la restituzione dei prodotti venduti tramite il proprio sito e-commerce, accompagnati anche da due collezioni di abbigliamento, una dedicata alla donna, l’altra all’uomo, disponibili solo all’interno del negozio fisico.
Un ottimo modo per trasformare in realtà il desiderio di Amancio Ortega, fondatore della catena fast-fashion, rendendo più snello sia lo shopping che la struttura del gruppo,con un progetto che punta a munire ogni singolo store in Europa di un angolo hi-tech dedicato all’e-commerce.
Così i clienti potranno ritirare l’ordine fatto online, entro le ore 14, durante l’arco della giornata, mentre se l’ordine viene inviato nel pomeriggio, il prodotto potrà essere recuperato il giorno successivo.
Tra le novità introdotte nel temporary shop, Zara propone una serie di tecnologie di ultima generazione e strumenti innovativi che puntano alla valorizzazione della shopping experience da parte degli utenti.
Si va dall’Rfdi per il riconoscimento automatico della merce, passando per i dispositivi mobile che consentendo di avere una maggiore assistenza da parte degli addetti alle vendite, fino alla possibilità di effettuare il pagamento dei capi acquistati direttamente da smartphone, usufruendo di piattaforme di digital payment come Paypal ed Amazon Pay.
Come detto in precedenza, il temporary shop dovrebbe chiudere prima dell’estate, quando saranno terminati i lavori di ristrutturazione ed ampliamento dell’altro store Zara già presente nel centro commerciale, che diventerà un nuovo maxi flagshipstore da 4500 metri quadri dove, oltre alle sezioni dedicate a donna, uomo e bambino, verrà proposta un’area in collegamento diretto con due magazzini robotizzanti, nei quali verranno gestiti oltre 2400 pacchi, consentendo a chi acquista in rete di ritirare la merce sul posto e pagarla tramite le app di Zara, Inditex e InWallet.
Una vera e propria rivoluzione, già disponibile in anteprima nel pop-up store di Londra tra alberi di ulivo, spazi minimal, pareti in acciaio ed abiti appesi su stand come in uno showroom.
Intervistato durante l’inaugurazione, il CEO di Inditex Pablo Isla, la società proprietaria di Zara, ha sottolineato come “l’apertura del nuovo temporary rappresenta un momento storico, una pietra miliare nella pianificazione della nostra strategia, ormai volta con forza al raggiungimento di un unico preciso obiettivo: integrare sempre più i punti vendita fisici con il web”.
Pur trattandosi di un primo test volto a cogliere per lo più la risposta del pubblico, come sottolineato spesso dallo stesso Isla,a Zara va comunque dato il merito, prima di tante altre aziende del fashion retail, di aver reso più tangibile il concetto di multicanalità, capendo quanto sia fondamentale oggi trovare un punto d’incontro tra online e offline.
Una visione strategica che non si limita solo al raggiungimento delsuccesso nel presente, ma soprattutto nel futuro, aprendouna strada da percorrere assolutamente per chi, in questo momento, si sta chiedendo come aprire un temporary shop all’avanguardia.