Anche per il caffè come già accade per le sigarette ci sarebbe bisogno di una etichetta che indichi il rischio cancro. Ne sono convinti in California dove la nota bevanda potrebbe essere servita con una etichetta “nuoce alla salute” per la presenza di acrilammide, una sostanza ritenuta potenzialmente cancerogena. A chiederlo in particolare è la no profit Council for Education and Research on Toxics. La decisione definitiva in merito potrebbe arrivare già l’8 febbraio prossimo. L’acrilammide in effetti già rientra nella lista delle sostanze ritenute cancerogene, e si produce nel corso della torrefazione del caffè ad alte temperature. Tuttavia nello specifico circa la cangerogenicità del caffè si è espressa anche la Iarc, l’agenzia dell’Oms per la ricerca sul cancro, che in uno studio del 2016 ha concluso che non ci sono prove evidenti che il caffè sia cancerogeno.
Inoltre lo stesso National Cancer Institute (Nci) ha stabilito che numerosi studi non sono in grado di stabilire se l’esposizione degli alimenti all’acrilammide comporti un aumento del rischio di cancro.
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