L’influenza quest’anno si è rivelata decisamente più aggressiva rispetto a quella delle precedenti stagioni. Intanto stando a quanto reso noto dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il suo bollettino Influnet, l’epidemia influenzale ha superato il picco, per cui adesso non può fare altro che decrescere progressivamente. Nella terza settimana di gennaio del 2018 vi sono stati 794.000 casi di influenza. Il totale dei casi dall’inizio dei contagiati dal virus influenzale è pari a 4,7 milioni di persone. L’incidenza pur ancora alta a detta degli esperti, ovvero si registrano 13,1 casi per mille assistiti, risulta comunque più bassa rispetto a quanto registrato nella settimana precedente (14,5). I più colpiti da questa ondata di influenza sono stati i bambini di età inferiore ai 5 anni. La ragione per cui l’influenza quest’anno si è rivelata più aggressiva va ricercata nel fatto che il 60% dei vaccini era trivalente e dava copertura ottimale rispetto a tre ceppi, due di tipo A e uno di tipo B.
Il vaccino quadrivalente che offre copertura anche contro un quarto ceppo è stato somministrato invece solo nel 40 per cento dei casi. In particolare la variante Yamagata del ceppo B non è stato previsto nella vaccinazione trivalente.
Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Cookie di terze parti
Questo sito utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari e Google Adsense per monitorare il comportamento dell'utente in relazione ai banner pubblicitari.