L’uomo accusato di
aver violentato la figlia 14enne si è tolto la vita. IL 53enne, un agente di polizia penitenziaria, viveva a Roccasecca, paese del Cassinate. Le indagini nei suoi confronti sono cominciate dopo che il preside dell’istituto scolastico frequentato da una delle sue quattro figlie, si era recato in commissiariato con un tema della ragazzina, in cui la stessa raccontava che da mesi era costretta a subire abusi da parte del padre. In questo senso il
gip nell’ordinanza di custodia cautelare parlava di: “rapporti sessuali continui ed in ogni occasione che vedono protagonista l’adulto e la figlia in stato di sudditanza”. Stando a quanto riportato dal
Corriere della Sera, nel tema assegnato per il compito in classe che si intitolava: “Racconta quello che, a parole, non riesci a dire a tua madre”, la ragazza ha raccontato tutto quello che subiva.
La professoressa di italiano profondamente colpita da quanto raccontato dalla ragazza ha informato il preside, che quindi ha fatto partire le indagini. Questa mattina si è arrivato al drammatico epilogo col suicidio del padre.