Anche questo 2018 non è immune dal
Blue Monday, la bufala secondo cui il terzo lunedì del mese di gennaio coinciderebbe col giorno più triste dell’anno. Ma da dove è nata allora questa credenza? Tutto nasce da uno studio di uno psicologo, tale Cliff Arnal, che una decina di anni fa individuò una serie di fattori, che combinati tra loro in una sorta di equazione, davano come risultato per l’appunto il
Blue Monday. In particolare il Blue Monday si verifica il terzo lunedì del mese di gennaio. Viene definito il
giorno più triste dell’anno per un concorso di fattori: condizioni meteo, cause economiche, motivazioni psicoogiche. Tuttavia alla base non vi è nulla di scientifico ma si tratta di una trovata da parte di una agenzia pubblicitaria per incrementare i viaggi dopo le vacanze natalizie. In effetti però esisterebbe una sindrome del lunedì in cui siamo più vulnerabili e quindi ci sentiamo più giù rispetto agli altri giorni. Non è un caso che più del 30% dei certificati da parte dei lavoratori dipendenti venga presentato proprio il primo giorno della settimana, quando l’ansia e la depressione ci tendono agguati.
Inoltre è vero che la stagione invernale, con la diminuzione della luce solare che svolge un ruolo fondamentale nel regolare i livelli di serotonina, ci rende maggiormente predisposti a soffrire di depressione e ansia.