In questi giorni vi abbiamo parlato degli aumenti previsti per questo 2018 soprattutto per quanto riguarda le
bollette di gas e luce, pedaggi autostradali, tariffe e non da ultimo anche i
sacchetti biodegradabili per la spesa. Ma gli aumenti andranno a colpire uno dei beni voluttuari per eccellenza: parliamo di sua maestà il
caffè. Concedersi di tanto in tanto un
caffè, specie al
bar, assaporarane l’aroma prima di sorbirlo con lentezza degustandone la qualità, è uno dei piaceri della vita che però quest’anno ci costerà un poco in più. In particolare stando ai dati pubblicati da
Federconsumatori il prezzo medio della classica tazzulella supera un euro in quattro città: oltre a Torino e Roma (1,03 euro) anche a Milano (1,08 euro, +8%) e Firenze (1,04 euro, +1,96%). A
Napoli invece abbiamo il prezzo più basso con 0,91 euro in media (+5,80). In ogni caso in media il
caro tazzina al bar comunque si attesta in media intorno al 5,95%. Luciano Sbraga, direttore del centro studi di Fipe – Confcommercio, invece è di diverso avviso: “
Dal nostro osservatorio non abbiamo verificato particolari tensioni per il caffé al bar”, tuttavia aggiunge che nel 2018 non si può escludere che
“ci possano essere lievi ritocchi dovuti magari al costo della materia prima che viene acquistata in dollari e per un po’ di ripresa dell’inflazione anche se di dimensione contenuta”