Il
trapianto di feci, ovvero il
Fecal microbiota transplantation, potrebbe salvare la vita a molti pazienti. in particolare potrebbe rivelarsi utile nel combattere le
infezioni ricorrenti. In questo senso il trapianto potrebbe trovare applicazione per contrastare i batteri resistenti agli antibiotici. L’
ospedale San Gerardo di Monza vorrebbe curare in questo modo le persone affette da
Klebsiella Pneumoniae Carbapenemasi-produttrice (KPC), un
batterio resistente agli antibiotici che colpisce soprattutto i pazienti immunodepressi. Il
trapianto fecale inoltre ha prodotto risultati molto positivi anche per quanto riguarda l’eradicazione del
Clostridium Difficile. All’ospedale San Gerardo di Monza è stata condotta la sperimentazione della
metodica del trapianto fecale con cui sono stati trattati 25 pazienti affetti da KPC, quindi è stato ripulito il loro intestino ed è stato introdotto
nuovo materiale fecale prelevato da soggetti sani con una
flora batterica costituita da batteri non patogeni per l’uomo al fine di favorire l’eradicazione del batterio nocivo.
La somministrazione del materiale fecale è avvenuta tramite sondino naso-digiunale. I primi risultati si sono rivelati piuttosto soddisfacenti.