Per il suo
messaggio di pace che condanna ogni guerra
Papa Francesco ha scelto una foto emblematica che mostra le conseguenze tragiche del bombardamento di
Nagasaki del 1945. A riferirlo è l’Osservatore Romano. In particolare così si legge sul giornale della santa sede: “Nagasaki, 1945. Un ragazzo con in spalla il fratellino morto nel bombardamento atomico, attende il suo turno per far cremare il corpicino senza vita. L’obiettivo del fotografo statunitense Joseph Roger O’Donnell fissò, nel vivido realismo del bianco e nero, quel momento insieme drammatico e composto”. Sempre sull’Osservatore Romano si legge che questa immagine che rappresenta bene l’orrore di ogni guerra, ha colpito molto
papa Bergoglio che ha voluto farla riprodurre accompagnandola da un commento molto significativo: “il frutto della guerra” seguito dalla sua firma autografa. Nel retro del cartoncino si spiega che: “La tristezza del bambino solo si spiega nel suo gesto di mordersi le labbra che trasudano sangue”.
Ed in effetti mai come in questo momento, considerando i tanti conflitti sparsi per il glogo, la minaccia costante del terrorismo, si avverte il bisogno di pace. Si potrebbe reinterpretare il detto latino si vis pacem para bellum nel senso se vuoi la pace prepara la pace.