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Influenza, boom di accessi: pronto soccorso preso di assalto

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Influenza 2017-18

In questi giorni si è verificato un boom di accessi al pronto soccorso di vari ospedali a causa del virus dell’influenza. Sebbene il picco si prevede tra Capodanno e l’Epifania, sono in molte le persone che si sono recate negli ospedali lamentando sintomi riconducibili al virus influenzale. In particolare il Lazio, stando ai dati dell’Istituto di Superiore di Sanità, risulta tra le Regioni più colpite. Così in particolare spiega Caterina Rizzo, medico epidemiologo dell’ISS: “In base ai dati che riceviamo dai medici di medicina generale, negli ultimi sette giorni l’influenza ha colpito 6 persone su 1.000 L’incidenza è maggiore nei bambini tra 0 e 14 anni”. In particolare nella giornata di Santo Stefano al pronto soccorso del Bambino Gesù sono arrivati oltre 450 bambini. A Savona invece al Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo in 4 giorni si sono registrati 650 accessi con picchi elevati soprattutto alla vigilia di Natale, di conseguenza i pazienti hanno dovuto attendere lungamente prima di poter essere visitati. Così ha spiegato Renato Giusto, segretario dello Smi-sindacato medici italiani: “In particolare il 24 e il 25 dicembre ci sono stati molti accessi all’ambulatorio di piazza del Popol. Molti medici di base sono, giustamente, in ferie e tante persone si sono rivolte al pronto soccorso. Se esistesse ancora lo studio dei codici bianchi al San Paolo, che la precedente dirigenza dell’Asl ha cancellato, ci sarebbe un filtro dei casi da destinare al pronto soccorso”.

 

L’invito che i medici rivolgono ai genitori è di recarsi al pronto soccorso solo se necessario, pertanto se non vi sono complicanze i pediatri di famiglia sono perfettamente in grado di assistere i bambini. Insomma soltanto in caso di reale necessità bisogna recarsi in ospedale.

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