Può capitare a tutti di incorrere in un errore, in una svista grammaticale. Ma quando sei ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca non ti viene perdonato niente. In particolare a finire sulla graticola è il ministro
Valeria Fedeli che ricopre proprio questo incarico nel
governo Gentiloni. In un video diffuso in rete così si è espresso il ministro: “C’è il rafforzamento della formazione per i docenti che svolgono le funzioni di tutor dedicati all’alternanza. Perché offrano percorsi di assistenza sempre
più migliori a studenti e studentesse”. Insomma quel più migliori grammaticalmente scorretto balza subito agli occhi. Il discorso pubbico del ministro è stato trasmesso in diretta sul sito del Miur, per cui la gaffe grammaticale non è passata inosservata. Qualche giorno fa il ministro ha inviato un testo al
Corriere della Sera in cui è presente un altro errore: “Sarebbe opportuno che lo studio della Storia non si fermasse tra le pareti delle aule scolastiche, ma prosegua anche lungo i percorsi professionali”. Al posto di prosegua andava scritto proseguisse. In questa occasione in realtà il portavoce del ministro si è assunto tutta la paternità della gaffe.
Fatto sta che l’errore del ministro ha scatenato molto clamore in rete. In particolare gli utenti, come investiti da una sacra missione, si sono affrettati nel correggere il ministro, come tanti maestrini con la penna rossa.