Un team di ricerca internazionale formato da ricercatori dell’Università di Torino e del Politecnico Federale di Losanna guidato dagli italiani David Lembo e Francesco Stellaci, ha scoperto in che modo riuscire ad aggredire virus molto temibili per la salute umana, quali ad esempio l’Hiv e l’Ebola. I ricercatori in particolare hanno utilizzato delle nanoparticelle d’oro messe a punto in laboratorio, la cui caratteristica principale è quella di esibire una struttura in grado di imitare la superficie cellulare. I virus pertanto ne rimangono ingannati: quando attaccano queste superfici che sembrano loro delle cellule, grazie all’effetto di una pressione locale ne vengono intrappolati e succerssivamente sono eliminati. In questo senso così ha spiegato Stellacci: “Il nostro obiettivo è ideare una nuova strategia di contrasto su larga scala. Il passo successivo, ora che abbiamo capito come fare è disegnare molecole biologiche con proprietà simili alle nanoparticelle, capaci di agire come farmaci antivirali, e passare alla fase dei test clinici”.
D’altronde la difficoltà nel mettere a punto dei farmaci che possano combattere i virus, consiste nel fatto che gli agenti virali mutano continuamente per potersi replicare all’interno della cellula ospite, per cui il farmaco andrebbe a danneggiare anche quest’ultima. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Materials.
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