Stando a uno studio condotto dagli psicologi del Nottingham Trent University e della Thiagarajar School of Management in India, scattarsi continuamente selfie può indicare la presenza di una vera e propria ossessione. In particolare è stato coniato il termine selfite per indicare questa necessità ossessiva di scattarsi continuamente foto. Per gli psicologi questo fenomeno potrebbe dividersi in tre stadi. Si ha una selfite acuta quando ogni scatto finisce puntualmente sui social. Questa ossessione è invece cronica quando ci si pone a favore di telecamera 24 ore su 24 e le foto vengono postate più di 6 volte al giorno. La fase borderline si invece quando ci si scatta almeno tre foto al giorno ma non si ha la necessità di condividerle sui social. Inoltre gli psicologi di questo studio che è stato pubblicato sulla rivista medica International Journal of Mental Health and Addiction, hanno anche messo a punto un test che consente di autodiagnosticarsi la selfite con 20 domande. Potremmo dire quindi che al giorno d’oggi l’ossessione per l’immagine e per l’estetica ha trovato nel selfie, un punto d’incontro perfetto con la tecnologia.
A tutto nocumento però della nostra salute secondo quanto è emerso da questo studio di cui vi abbiamo dato conto nell’articolo.
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