Buone notizie per i lavoratori della
Melegatti e per i consumatori che apprezzano questa
specialità dolciaria made in Italy. La Flai Cisl di Verona ha annunciato che è stata ritirata la misura della cassa integrazione per i 70 dipendenti fissi e i 250 lavoratori stagionali impiegati nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto nel Veronese. Inoltre l’azienda si impegna nei prossimi due giorni a sfornare 5000 pandori, dopodiché sempre nello storico stabilimento dell’azienda Lupatoto comincerà la campagna per le colombe pasquali. Questi 5000 pandori che verranno sfornati non finiranno però nei supermercati bensì saranno venduti nello spaccio aziendale di Verona per fare cassa. Così in particolare ha fatto il punto della situazione Paolo Veghini, segretario provinciale di Fai Cisl di Verona: “Nel periodo di Natale gli stabilimenti rimarranno aperti per l’ordinaria gestione e il mantenimento degli impianti Poi dopo l’Epifania inizierà la produzione pasquale”. Insomma dopo la produzione di milione 575mila pezzi che sono andati letteralmente a ruba
la Melegatti ne produrrà altri 5mila. Certo molti nodi rimangono ancora al pettine in quano la crisi di liquidità è tutt’altro che risolta. Intanto il fondo maltese Abalone, oltre ad aver garantito i 6 milioni di euro per far ripartire la produzione, ha raggiunto anche un accordo con i soci di maggioranza del’azienda che è stato approvato dal tribunale, che prevede il finanziamento con altri 10 milioni di euro anche della campagna pasquale.
Indubbiamente una boccata di ossigeno anche se la situazione debitoria è ben lungi dall’essere risolta. La Melegatti è esposta con 10 milioni di euro con le banche e ha un debito di 12 milioni di euro con i debitori.