La
zecca con la sua puntura è in grado di trasmettere delle
malattie infettive anche gravi all’uomo. In particolare uno dei rischi maggiori che può derivare dal morso delle zecche è la
meningoencefalite. Si tratta di una malattia virale acuta che colpisce il sistema nervoso centrale. E’ difficile da diagnosticare in quanto si presenta con sintomi del tutto simili a
quelli dell’influenza. La diagnosi inoltre può arrivare in ritardo anche perché nella saliva della zecca è presente una sostanza anestetica che è in grado di non far avvertire la puntura. La
meningoencefalite da zecche negli ultimi anni si segnala nel Nord-ESt Italia, in particolare in provincia di Belluno. Inoltre stando agli ultimi dati del 2017 forniti dall’Azienda sanitaria sulla situazione epidemiologica in Trentino si riscontra un aumento delle
malattie trasmesse da zecche, specie di Tbe. Proprio per diminuire il numero crescente di questi casi, a partire dal 1 gennaio 2018 il
vaccino contro l’encefalite trasmessa dalle zecche sarà disponibile gratuitamente per tutti i cittadini iscritti al Servizio sanitario provinciale. In questo senso così ha spiegato l’assessore Luca Zeni: “
La Tbe, ovvero la meningoencefalite da zecca è una malattia virale che può colpire il sistema nervoso ed avere un decorso serio; poiché non esiste una cura, il modo migliore per prevenirla è la vaccinazione consigliata a chi vive, lavora o frequenta le zone a rischio”. Ed ancora
: “Vorrei evidenziare che si tratta di un vaccino non obbligatorio, ma erogato gratuitamente a tutti i cittadini del Trentino, proprio perché riteniamo che la miglior cura sia rappresentata dalla prevenzione”.
La Tbe, come detto, trasmessa dalle zecche, risulta in aumento non solo in Italia ma in tutta Europa per effetto del cambiamento climatico che crea le condizioni adatte per l’esistenza delle zecche. Queste insetti sono responsabli anche della trasmissione della malattia di Lyme.