Simon Bramhall, un
chirurgo britannico di 53 anni, ha ammesso di aver inciso le sue inziali sul fegato di due pazienti mentre eseguiva i trapianti. Il medico ha lavorato per 12 anni al Queen Elizabeth Hospital, fino a quando nel 2014 dopo queste accuse è stato sospeso. Stando a quanto riportato da
Il Messaggero, la scoperta è avvenuta del tutto casualmente quando un uomo che il medico aveva preceentemente operato si è dovuto sottoporre a un’altra operazione chirurgica. Il medico per apporre le sue inziali avrebbe utilizzato del
gas argon che viene normalmente impiegato per far cicatrizzare le ferite. Simon Bramhall è sempre stato considerato un medico dal comportamento irreprensibile. L’accusa ha dichiarato: “Ciò che ha fatto non è solo eticamente sbagliato, ma si tratta di un crimine. Non si è trattato di un caso isolato e ha richiesto maestria, poiché attuato di fronte ai colleghi. È stata un’applicazione intenzionale di una forza illegale a pazienti anestetizzati”.
La difesa invece sottolinea che il chirurgo non era solo quando operava, per cui tutto sarebbe avvenuto alla presenza anche di altri colleghi. La sentenza è attesa per il 12 gennaio prossimo.