Stando a uno studio condotto da un team di ricerca italiano dell’Università Cattolica – Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma è emerso che l’
obesità e il
diabete mettono a rischio la
memoria e l’
apprendimento. In sostanza i ricercatori focalizzando la loro attenzione sui
recettori per il glutammato hanno scoperto che l’
acido palmitico, un acido grasso che aumenta nel caso in cui si segua una dieta eccessivamente ricca di grassi, è in grado di provocare delle alterazioni per quanto riguarda un sottotipo di recettore per il glutammato. L’acido palmitico è responsabile in particolare di un processo noto come palmitoilazione. In pratica l’acido palmitico attraverso la palmitoilazione aggiunge alcune proteine, tra cui troviamo anche il recettore del
glutammato, un neurotrasmettitore molto importante per la comunicazione tra i neuroni. L’alterazione indotta dall’acido palmitico ha un effetto negativo sulla
memoria e sull’
apprendimento. Tuttavia i ricercatori somministrando ai topolini sottoposti a una
dieta ipercalorica, uno spray nasale con un farmaco in grado di bloccare la
palmitoilazione, sono riusciti a far regredire anche i danni alla memoria e all’apprendimento.
Difficile dire se il medesimo effetto possa replicarsi anche sull’uomo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature.