Come è giusto riportare i casi in cui l’operato dei medici è suscettibile di critiche, lo è altrettanto dare valore al loro lavoro quando grazie all’impegno, alla professionalità, cosa che avviene nella maggior parte dei casi, riescno a salvare tante vite umane. In questo senso è emblematico il caso di cui ci accingiamo a darvi conto. Un 73enne di Mareno
rischiava di soffocare a causa dell’effetto collaterale di un
farmaco utilizzato per il cuore. Ma i medici dell’ospedale di Montebelluna a Treviso, come si può leggere sul
Gazzettino che ha riportato la notizia, non si sono dati per vinto. Tutta la notte l’equipe ha studiato il caso e quando sembrava che ormai per il paziente non ci fosse più un barlume di speranza all’alba è arrivata l’intuizione: per depurargli il sangue i medici hanno pensato di sottoporre l’anziano a
circolazione extracorporea. Soltanto in tal modo è stato possibile depurare il sangue del paziente dalle molecole di questo farmaco che gli aveva provocato una grave insufficienza respiratoria.
Così in particolare ha raccontato il paziente: “I medici mi hanno fatto risorgere. Ormai stavo morendo. Poi i medici mi hanno fatto risorgere. Non posso che ringraziare tutti quelli che si sono dati da fare per me”.