L’IMPIANTISTICA DELL’ABITAZIONE – Cosa si intende per impiantistica? Diamo brevemente un’occhiata alla normativa di riferimento, che ne identifica diversi tipi di impiantistica. Il decreto ministeriale n.37 del 2008 le suddivide così: impianti elettrici (finalizzati alla produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica, impianti per l’automazione di porte o cancelli); impianti termici (impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, quelli di ventilazione ed aerazione dei locali); impianti elettronici (impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere); impianti idrosanitari (impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie); impianti a gas (impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali); impianti antincendio (impianti di protezione antincendio); impianti di sollevamento (impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili).
GLI ERRORI PIU’ COMUNI – Spesso la progettazione degli impianti o un’esecuzione dei lavori troppo sommaria finiscono per causare danni alle strutture o agli impianti stessi. Vediamo quali sono gli errori più comuni, che spesso sono anche quelli più facilmente evitabili: in molti casi si tratta di errori nel posizionamento di interruttori in luoghi “inutili” oppure pericolosi. Potrebbe essere il caso di un interruttore piazzato nel luogo in cui si cucina: avvicinarlo troppo ad un lavandino senza far sì che sia protetto dal getto d’acqua potrebbe causare non solo cortocircuiti ma anche esporre l’impianto all’umidità. Sarebbe consigliabile organizzare le prese e gli interruttori in un comodo quadro comandi, magari posizionato in luogo più consono e sicuro. Ancora riguardo agli interruttori: le placche che li rivestono vanno sigillate con attenzione alle piastrelle o alla parete per evitare che acqua e polvere possano infilarsi all’interno. In generale, un “errore” comune è quello di guardare solo al costo del materiale utilizzato per realizzare impianti elettrici, termici e così via. Nel primo caso, siti di riferimento nell’acquisto di materiale elettrico, come Puntoluce segnalano le soluzioni migliori che a livello di impiantistica uniscono la qualità ai costi contenuti: nella pagina dello shop dedicata a Bocchiotti, ad esempio, potrete trovare del materiale di assoluta qualità da utilizzare come componenti per canali da inserire in cornici e battiscopa, facilmente applicabili. Sono presenti poi, oltre ai canali da pavimento, anche le basi per canale, gli angoli e i coperchi. Tutto è acquistabile in diverse colorazioni in modo da essere utilizzate facilmente in ogni tipo di arredo; anche le misure sono differenti, potendo trovare minicanali e un’intera gamma di accessori. Tornando agli impianti idraulici, invece, sarebbe sempre opportuno considerare la predisposizione di tubature robuste che possano durare per decenni senza darvi noie nel corso degli anni, poiché fare dei lavori successivi (specie in un condominio) potrebbe costarvi un occhio della testa.
Attenzione anche agli impianti di riscaldamento, ai tubi e alle serpentine: calcolatene il percorso in modo tale che non dobbiate eseguire fori di alcun genere in corrispondenze dell’impianto. Il consiglio più valido resta quello di progettare il tutto insieme all’impresa costruttrice che si occuperà dei lavori per definire con meticolosità ogni piccolo dettaglio, affinché l’impiantistica non vada in conflitto con tutte le esigenze di arredamento, lo spazio disponibile e l’aspetto della vostra abitazione.