Le
cimici asiatiche ne hanno fatta di strada in volo fino ad arrivare nel Belpaese, in particolare al nord. Questi insetti, il cui nome scientifico è
Halymorpha halys, hanno iniziato a svernare nelle case del
Nord-Italia. Ogni femmina può depositare circa 300-400 uova due volte all’anno. Rispetto a quella italica presenta un colore molto più scuro tendente al marrone. Stando a quanto riportato dalla Coldiretti la situazione può definirsi già drammatica in Friuli e Veneto, inoltre la
cimice asitica si sta acclimitando anche in Lombardia e Piemonte. Gli
insetticidi utilizzati non sembrano in grado di fermarne l’avanzata, per cui al momento l’unica misura veramente eficace consiste nell’impedire di farli entrare in casa mediante l’apposizione alle finestre di barriere fisiche, come avviene già per le zanzare ad esempio. Non avendo antagonisti naturali producono notevoli danni alle coltivazioni guastandone i frutti.
Non risultano infettive per l’uomo, ma se schiacciate possono emettere un odore sgradevole. Rappresentano invece una vera e propria calamità per l’agricoltura.