Stando a quanto si apprende, domenica scorsa a Marotta di Fano, in provincia di Pesaro Urbino si sarebbe verificato un caso di discriminazione nei confronti di una
donna47enne sofferente di epilessia. Il caso è stato segnalato dalla
Federazione Italiana Epilessie (Fie) . La donna mentre era in un ristorante sul lungomare, ha avuto una
crisi epilettica che si è risolta nel giro di pochi minuti. La ristoratrice avrebbe detto al compagno della donna, in cassa per pagare le pizze che non avevano fatto nemmeno in tempo a consumare che: “gente come loro sarebbe meglio se ordinasse e mangiasse la pizza a casa”. In realtà stando a quanto riporta la Fie, non vi sarebbe statto alcun allarme al ristorante ed anzi un paio di persone si sarebbero avvicinate per prestarle aiuto. In particolare scosì sottolinea la
Federazione italiana epilessia a commento di questo caso: “
Non si tratta di un caso isolato, ma di uno degli ancora numerosi episodi in cui persone con epilessia sono vittime di discriminazione, conseguenza dello stigma che grava su di loro a causa della malattia e della sua scarsa conoscenza. C’è stata una ragazza che ha avuto una crisi mentre era alla fermata dell’autobus, non ha ricevuto soccorso dai passanti ai quali ha chiesto aiuto; diversi lavoratori, dopo avere avuto una crisi epilettica sul posto di lavoro, sono stati relegati in mansioni sempre più marginali, sino ad essere sospesi e poi licenziati;Innumerevoli studenti vengono sistematicamente esclusi dalla partecipazione alle gite scolastiche, con vari pretesti e un’unica verità: la scuola non intende farsi carico della gestione di uno studente con epilessia. E l’elenco potrebbe essere ancora molto molto lungo.
L’epilessia in effetti è una malattia poco conosciuta ma molto diffusa:ogni anno si diagnosticano tra 29.500 e 32.500 nuovi casi e una persona ogni 17 minuti scopre di avere questa malattia.