Lacarne rossa rientra sicuramente tra gli alimenti più demonizzati negli ultimi anni in quanto stando ad alcune ricerche aumenterebbe il rischio di sviluppare il cancro. Interpellati su questo tema dal quotidiano IL Mattin, gli esperti dell’Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, hanno operato dei distingui, sottolineando che molto dipende dalla quantità che se ne consuma. In questo senso per quanto riguarda la carne rossa non bisognerebbe consumarne più di due volte alla settimana, discorso diverso invece per quanto riguarda gli insaccati. Ad eempio gli insaccati, la carne in scatola e i salumi andrebbero consumati solo saltuariamente. Gli esperti dell’Airc sottolineano che a fare male è il modo con cui le proteine animali inteagiscono con l’organismo umano. In particolare le cotture ad alte temperature eliminano i batteri ma aumentano anche la produzione di sostanze quali le ammine eterocicliche, che aumentano il rischio di sviluppare patologie tumorali. Inoltre il ferro e i grassi saturi contenuti nelle carni rosse aumentano i livelli del colesterolo, dell’insulina, il che aumenta il rischio di sviluppare un tumore al colon-retto. Inoltre secondo l’Oms i prodotti di carne rossa lavorata rientrano tra gli alimenti da considerare cancerogeni al pari del fumo ad sigaretta, amianto, arsenico. A stilare una lista di alimenti ritenuti cancerogeni è stata l’Agency for Research on Cancer dell’Oms. La carne rossa fresca viene ritenuta meno pericolosa, ma anche in questo caso è bene non esagerare con i consumi. In particolare a risultare tossico per l’organismo è il composto chimico che colora la carne di rosso per renderla più appetibile agli occhi dei consumatori. Tale sostanza secondo i ricercatori, avrebbe però l’effetto di danneggiare lo strato interno dell’intestino, aumentando il rischio di cancro. Insomma il problema non è tanto la carne in sè, ma la preparazione e la sua conservazione che possono comportare il rischio di una patologia tumorale. Si tenga solo conto della salatura e dei conservanti chimici di cui è stata accertata la natura cancerogena in alcuni casi. Inoltre è bene non dimenticare che i grassi di cui è ricca la carne rossa aumentano il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e l’obesità.
Insomma la moderazione è la chiave anche per quanto rughuarda il consumo di carni rosse ed carne lavorate.
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