Una bambina sudafricana è nata col virus dell’Aids, l’hiv gli è stato diagnosticato al 32esimo giorno di vita. Ora quella bambina ha 9 anni, sta bene e non ha bisogno di prendere farmaci. Di questo caso, il terzo al mondo, se ne è parlato nel corso della International Aids Society in corso a Parigi. Alla piccola l’Hiv è stato trasmesso dalla madre. A nove settimane e per 10 mesi è stata sottoposta alla terapia antiretrovirale. In pratica da quasi 9 anni il virus dell’Hiv è in remissione, ovvero la persona rimane infetta, ma il virus non si replica, per cui non è contagiosa. Insomma una cura molto precoce, come è avvenuto nel caso di questa bambina, potrebbe portare a un lungo periodo di remissione del virus. In questo senso per verificare se la terapia inziata a poche settimane di vita può dirsi davvero efficace per la cura dell’Hiv, è in corso in America e in Africa un test su 400 bambini che è iniziato nel 2014 ed i cui primi risultati potrebbero arrivare entro la fine del 2017. I ricercatori non sono riusciti a spiegarsi del tutto questo caso che potrebbe rivelarsi più unico che raro.
In genere nei pazienti infetti alla sospensine dei farmaci segue un aumento della risposta virologica, ma nei bambini trattati precocemente il rsiultato potrebbe essere diverso.
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