Una ricerca condotta dal Molecular Modeling & Drug Discovery dell’Istituto italiano di tecnologia, ha permesso di mettere a punto nuovi sensori nanotecnologici per eseguire la diagnosi precoce dei tumori. La ricerca ha visto la parteciapzione anche dell’Università di Padova. Questi sensori si rivelati utili per identificare anche le sostanze tossiche nel sangue. Queste nanoparticelle a livello strutturale sono costituite da un nucleo di atomi doro. Il modello seguito è quello della serratura e della chiave, ovvero come spiegano i ricercatori stessi: “In questo studio abbiamo dimostrato come i gruppi che compongono le molecole legate al nucleo determinano quale tipo di molecola sarà riconosciuta, in base a specifiche interazioni atomiche. Questa scoperta apre alla possibilità di creare nanoparticelle ingegnerizzate per riconoscere specifiche sostanze d’interesse, come fanno le proteine in natura“.
“L’interazione tra team d’eccellenza, ognuno con uno specifico know how nel proprio settore di ricercaha fatto sì che studi sperimentali e teorici si incontrassero per comprendere a fondo il fenomeno del riconoscimento molecolare tra nanoparticelle e analiti, piccole molecole presenti in soluzione“. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Chem.
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