Ha guidato per decenni l’azienda di famiglia facendo in modo che divenisse leader nella produzione di trasformatori elettrici. L’imprenditore, Luciano Tamini, morto sabato scorso a 84 anni, è sempre rimasto molto legato ai suoi dipendenti. Un mese fa gli è stato diagnosticato una malattia che purtroppo non gli ha lasciato molto da vivere, ma fino all’ultimo ha pensato ai suoi dipendenti prevedendo precise disposizioni. Come riporta il Corriere della Sera, ha lasciato ai dipendenti, 4 milioni di euro, ovvero 15mila euro per ogni operaio e 10mila per ogni impiegato perché “è giusto dare qualcosina in più a chi guadagna meno”. L’azienda dal 2014 fa parte gruppo Terna, operatore italiano di reti per la trasmissione dell’energia elettrica. Tamini fino al febbraio scorso ne era presidente onorario. I dipendenti nella giornata di oggi 4 luglio potranno usufruire di alcuni permessi per partecipare al funerale dell’imprenditore, che si terranno a Fortunago, in provincia di Pavia.
Un caso analogo si è verificato nel 2016 quando Piero Macchi alla guida della sua azienda Enoplastic di Bodio Lomnago per tutta la vita, nel suo testamento ha disposto una donazione da un milione e mezzo di euro da dividere tra tutto il personale della sua azienda.
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