Anche Papa Francesco è intervenuto sul caso riguardante il piccolo Charlie, il bambino di 10 mesi gravemente malato e ricoverato al Great Ormond Street Hospital di Londra. I medici hanno deciso per l’interruzione delle cure, ma i genitori si sono opposti e si stanno battendo per curare il piccolo Charlie affetto da deperimento mitocondriale fino alla fine. In particolare stando a quanto dichiarato dal direttore della Sala Stampa Vaticana, Greg Burke così si è espresso in merito il Papa: “Il santo Padre segue con affetto e commozione la vicenda del piccolo Charlie Gard ed esprime la propria vicinanza ai suoi genitori. Per essi prega, auspicando che non si trascuri il loro desiderio di accompagnare e curare sino alla fine il proprio bimbo”. Il pontefice ha fatto riferimento a questa vicenda anche con un tweet: “Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo”. I medici dopo aver classificato la malattia di Charlie come incurabile, hanno deciso di staccargli la spina ma hanno concesso ai genitori del piccolo, che sono fermanente contrari all’interruzione delle cure, ancora qualche giorno.
La coppia, nel tentativo estremo di salvarlo, sarebbe intenzionata a sottoporlo a una cura sperimentale negli Stai Uniti.
Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Cookie di terze parti
Questo sito utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari e Google Adsense per monitorare il comportamento dell'utente in relazione ai banner pubblicitari.