Tuttavia è un punto importante che ci mantiene in testa al nostro Girone assieme proprio alla Croazia con 10 punti, con la Norvegia che incalza a 9 punti. D’altronde Conte senza Pirlo e Verratti, due elementi cardine della formazione, ha dovuto fare di necessità virtù. L’Italia trova il gol del vantaggio già all’11’ grazie a un pallone smarcante di Zaza per Candreva che fa partire un tiro imparabile per Subasic. I croati trovano però il pareggio appena 4 minuti dopo a causa di una papera di Buffon che si lascia passare sotto le mani una conclusione di Perisic. Sul finire del primo tempo una nuova incertezza di Buffon rischia di far passare gli azzurri in svantaggio ma sul colpo di testa a porta vuota di Olic c’è il salvataggio provvidenziale di Ranocchia.
Nella ripresa gli azzurri si vedono con una conclusione da fuori di Zaza e soprattutto con El Shaaarawy. Il rossonero vivacizza la manovra, i croati tengono meglio il campo. Al 76′ però l’arbitro Kuipers è costretto a interrompere la gara per il lancio continuo di fumogeni da parte dei tifosi croati. A partita ripresa sono ancora gli ospiti a sfiorare il vantaggio con una conclusione ancora una volta di Perisic che fa la barba al palo, per usare un’espressione cara ai cronisti di un tempo.
A causa dei comportamenti di alcuni tifosi croati, che sarebbe meglio definire teppisti (già nel pomeriggio hanno creato problemi per le vie di Milano), che nel secondo tempo hanno lanciato fumogeni sia in campo che sugli spalti, non è da escludere che l’Uefa sanzioni la Croazia condannandola a giocare almeno un match a porte chiuse. Diciassette risultano i tifosi arrestati fuori lo stadio Meazza dalla polizia per aver lanciato fumogeni in campo ed anche altri oggetti.