Oggi, 20 giugno, si celebra la
Giornata Mondiale del Rifugiati 2017. Questa giornata è stata decisa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite grazie a un documento di Risoluzione 55/76. Un documento approvato il 4 Dicembre del 2000 per il 50° anniversario della Convenzione del 1951 che riguarda proprio le condizione dei
rifugiati. Una giornata che ha come scopo la risoluzioni di conflitti e un’attenzione particolare alla protezione dei rifugiati. Saranno, infatti, tante le iniziative ed eventi per celebrare questa giornata fondamentale in questo momento storico. Un fenomeno sempre più in crescita e che è diventato una piaga sociale, inarrestabile e, forse, fuori controllo, soprattutto, in Italia dove ogni giorno sbarcano centinaia di migranti. Se da un lato vengono accolti con grande forza e scrupolosità, dall’altro c’è un popolo stanco delle disuguaglianze sociali. Si perchè i cittadini italiani non si sentono tutelati dalla politica. Una politica, quella italiana, divisa tra chi vuole l’integrazione e chi, invece, polemizza che il governo sfrutti questo fenomeno per guadagnarci qualcosa. Un fenomeno, quello dei rifugiati, che trova, però, ispirazione nelle parole di Papa Francesco che parla di fratellanza e diritto ad una vita dignitosa per tutti. Di fronte a tutto questo è importante ridare, infatti, dignità alla vita e anche alle differenze. Perchè, si, si può vivere insieme ognuno con la propria cultura.
Proprio in questo momento dove il terrorismo è al centro dell’attenzione, non bisogna avere paura del diverso. Anche i rifugiati, che scappano da guerre, violenze e povertà hanno il diritto di vivere una vita dignitosa. Ma questo vale anche per i cittadini italiani che gridano aiuto.
