Omega 3: i benefici per la salute
Sono molteplici i benefici prodotti dagli omega 3 per il nostro organismo.
- Riducono gli stati infiammatori, diminuendo la concentrazione nel sangue della proteina C reattiva e dell’interleuchina, che sono le proteine responsabili del processo infiammatorio.
- Contrastano disturbi infiammatori, quali artriti, psoriasi ed altri ancora.
- Favorendo il processo di autroriparazione delle cellule nervose prevengono le malattie neurodegenerative, quali Alzheimer e morbo di Parkinson.
- Grazie all’azione antifiammatoria riducono il rischio del diabete di tipo 2.
- Contrastando gli stati infiammatori diminuiscono anche il rischio di tumori.
- Migliorano il funzionamento delle cellule nervose, in tal modo stimolano la memoria e la concentrazione.
- Hanno un effetto positivo sul ritmo cardiaco che viene regolarizzato, in tal modo si previene l’insorgere di aritmie.
- Sono utili anche nel ridurre il rischio di parti prematuri, in quanto contrastano la produzione di prostaglandine che aumentano le contrazioni uterine.
- Inoltre gli omega 3 possono contribuire a mantenere in salute l’organismo delle donne in menopausa.
- Sono utili anche per la vista in quanto diminuiscono il rischio di sviluppare la degenerazione maculare.
- Gli omega 3 hanno effetto sullo sviluppo cognitivo nei bambini e migliorano le condizioni deenerative cerebrali negli anziani.
M andiamo a vedere quali sono gli alimenti più ricchi di Omega 3.
- I semi e l’olio di lino. Si tratta della fonte vegetale di gran lunga più ricca di Omega 3. Può essere utilizzato come condimento a crudo per verdure, legumi e salse, ma anche integratore alimentare.
- Noci, ne bastano circa 30 grammi per fornire al nostro organismo quasi 2 grammi di acido alfa-linolenico.
- Alghe e olio algale. Le alghe contano numerose virtù nutrizionali. Possono consumarsi sia in foglie, che come integratori alimentari, sotto forma di compresse e di olio algale.
- Legumi ad esempio fagioli, che consentono di introitare una buona dose di acidi grassi essenziali. Latte di soia, tofu, yogurt invece ne contengono in percentuali molto inferiori.