Oliviero Beha è morto sabato a Roma all’età di 68 anni a causa di una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Giornalista e scrittore scomodo e controcorrente, amava definire la libertà “un lusso per pochi”. Curioso come pochi, gli piaceva andare a scovare nel fondo delle cose, rifuggendone la superficie, come ogni buon giornalista dovrebbe fare. Nato a Firenze il 14 gennaio nel 1949, si laurea in Lettere e Filosofia, quindi intraprende la carriera giornalistica cominciando a scrivere prima su
Tuttosport, e poi a
Paese Sera. Nel 1985 invece passerà a
Repubblica. Nel 1987 esordisce in tv col programma Va pensiero. Raggiunge la popolarità con la
trasmissisione radiofonica radio Zorro, in cui senza timori di sorta denuncerà con coraggio le storture italiache del Bel paese. L’ultimo programma condotto è invece Telepatia trasmesso su Rai 3 nel 2012. Oltre al calcio amava anche il teatro. Ed a proposito di pallone ha sempre sostenuto che la partita tra Italia e Camerun ai Mondiali del 1982 fosse truccata. Questo il ricordo commosso da parte della figlia che ha pubblicato un post sul profilo Facebook del padre: “
Questa battaglia purtroppo per noi tutti lui l’ha persa, ma i suoi occhi verdi diventati grigi, i suoi gesti a tratti goffi, le sue parole complicate ma chiare, tutta la sua vita, restano e resteranno…
Buon viaggio papà, continua, come sempre hai fatto a camminare e pensare veloce… noi continueremo a parlare di te e con te. Michele continuerà a guardarsi le due linee sul palmo della mano e dirà ”nonno” e noi, ti ritroveremo li…”.