Stando a una ricerca che ha preso in esame i dati epidemiologici raccolti su 32 forme di tumore in 69 Paesi, presentati in una conferenza stampa a Washington, i tumori non sarebbero dovuti soltanto a uno stile di vita errato e all’ereditarietà, ma anche a delle mutazioni casuali del Dna. In particoare dallo studio è emerso che il 66% delle mutazioni cancerose derivano da errori di replicazione, il 29% si può attribuire all’ambiente o stile di vita e un 5% all’ereditarietà. In tal senso così sottolineano gli autori dello studio che è stato pubblicato su Science: “I risultati che abbiamo ottenuto sono essenzialmente gli stessicontinuano a suggerire che esiste una correlazione importante fra numero divisioni di cellule staminali in un organo e rischio di cancro”.
In ogni caso questo non è un valido motivo per tralasciare i fattori di prevenzione, che comunque giocano un ruolo importante nel prevenire i casi di cancro.